Cantamaggio ternano festa della primavera dal 1896 - Cantamaggio Ternano Festa della primavera in Umbria

Festa popolare umbra - TERNI
dal 26 aprile al 21 maggio 2023
Fiore del maggio disegnato
Clicca per il sito in ternano
CANTAMAGGIO TERNANO - FESTA DI PRIMAVERA
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CANTAMAGGIO
Festa della Primavera 2023
dal 26 Aprile al 6 Maggio 2023
Sfilata dei CARRI Allegorici
Cantamaggio
Cantamaggio
"annamo a festeggià
l'arrivo de la primavera!"
Arrivano li CARRI!
"se lu tempu c'assiste
se sfila lu 20 maggiu!"
LOTTERIA DEL CANTAMAGGIO
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Il Cantamaggio celebra ogni anno a Terni l’arrivo della Primavera e risale alla fine dell’800.
I Maggiaioli, dei ragazzi che portavano il “maggio” un ramo con dei fiori gialli e una lanterna appesa all’estremità, passavano di casa cantando stornelli e ricevevano in cambio uova, pane, o denaro. Il ramoscello veniva poi piantato in segno di prosperità.
dalla tradizione popolare umbra
CANTAMAGGIO TERNANO

FESTA DELLA PRIMAVERA NELL'UMBRIA DEL SUD
Ci sono ottime ragioni per visitare l'Umbria. I paesaggi di struggente bellezza, le opere d'arte, la storia, le tradizioni popolari che ovunque si respirano col profumo dei fiori, del pane, dell'olio, del vino. Ma c'è una ragione in più per visitarla: il Cantamaggio ternano. Ogni anno fra il 30 aprile e il primo maggio una sfilata di carri allegorici annuncia il ritorno della primavera accompagnandola con antichi stornelli. Una festa che trae le sue origini nei  millenari riti della fertilità e della rinascita legati al rifiorire della natura dopo i rigidi inverni. Nei secoli la tradizione si è fortemente legata alla cultura contadina e una leggenda vuole che chi segue i carri allegorici che sfilano per la città incontri l'anima gemella... almeno per una notte.
Cantamaggio
notizie sulle feste fiere sagre in umbria
POESIE

POETI E-TERNI. Concorso della poesia maggiaiola, Premio Alghiero Maurizi. CHi è il poeta ternano che si nasconde dietro "Buzzicottu", "Mintuccia", "Ambè", "Lu grill sparlante" e chi ne ha più più ne metta? Vieni a scoprirlo  nella serata dedicata alla poesia maggiaiola.
Tradizioni e storia del territorio dell'umbria del sud
LA LINGUA TERNANA

Il dialetto ternano può vantare una parentela stretta con il latino. Una conferma di ciò la si ha nella terminazione in “-u” di tutti i termini della seconda declinazione latina terminano in “-us” come per esempio: porcus-porcu, frigidus-friddu, calidus-callo, mortus-mortu, fracidus-fraciu.
musica in umbria, feste e tradizioni
CANZONI

Cantamaggio, Festival di Musica in dialetto ternano PREMIO G.CAPIATO
È il concorso delle canzoni inedite che riunisce i cantanti dei gruppi maggiaioli che prendono parte alla sfilata con un proprio carro e quelli che, pur senza carro hanno voglia di cantare. I brani sono inediti e suonati-cantati dal vivo.
carri allegorici festa della primavera in umbria italia
CARRI

Maggiaioli non si nasce si diventa!
Un sapere da tramandare quello della costruzione di un carro. Un lavoro abile e paziente che richiede tecniche specifiche e creatività. E se i grandi fanno carri grandissimi, i più piccoli elaborano, riciclano e costruiscono a scuola i loro mini carri.
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''Se Cesi porta lu cappèllu, ternanu mio, turna a casa a pija l’umbrillu''
"Caro concittadino, se nella zona di Cesi ci sono delle nubi, torna a casa a prendere l'ombrello"



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Poesia


L'Arte e la Fame.

Ch’ha fattu? che? La Musica?
Ch’hai dittu? La Puisia?
Pe tribbolà si ‘un sindacu,
caru fratellu mia!

Io co vent’anni, senti,
e più d’insegnamentu
con quaci quattro aumenti
no ne pijio trecentu,
che se c’eo moje e fiji
da mo ch’èrimo morti de sbadiji!

Via, via, Verdi, Mascagni ...
studi pe perde l’ore?
Tantu che ce guadagni?
Eppò lu contatore?

Dante, Boccacciu, Tassu...
focu, focu anchi a tisti
perchè pura con quisti
ce magni mo de grassu!

Che se voli campà senza pinzieri
e non te manchi mai n’pezzu de pane
fa tutti quanti, tutti li misitieri
anghi l’acchiappacane...

ma nè musica, sa, e ne puisia
che te mori de fame e de tisia!


Furio Miselli, Poeta
Poesia


San Franciscu!

Una vorda de questa giornata
Giù lu Spiazzu dell’Urmu che era!
Ch’alligria da matina a la sera
Tra li soni, lo bbé, lo ballà!

De San Marcu le belle ‘nfiorate
Oh ch’addore de bussu e mortella,
San Franciscu che musica bella.
Oh, che tempi! Che voli scordà!

Bellu tempu si’ firnitu,
Ma perché ‘n arveni più?
Terni nostru ‘ndo’ si’ jitu?
Terni mia non si’ più tu!

Pè San Marcu ci sta ‘na finestra
‘Ndo’ lo sole ‘na vorda arlucea,
Quanno mamma affacciata ci stea
‘Nzieme a nonna ‘sta festa a vedè.

Mo ‘lla pora finestra lucente
Non cià più quillu bellu sprennore,
Mo se passo me sendo lu core
Che se sfraggne a vedella cucì!

Bellu tempu si’ firnitu,
Ma perché ‘n arveni più?
Terni nostru ‘ndo’ si’ jitu?
Terni mia non si’ più tu!


Furio Miselli, Poeta
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